Troia City, la verità sul caso Aléxandros
ospite al festival Quartieri dell’Arte 2019;
ospite al Napoli Teatro Festival Italia 2020 diretto da Ruggero Cappuccio;
Selezione Visionari Kilowatt Festival 2020;
ospite della rassegna cilena Italia en Escena 2021 su Escenix.cl

una produzione Teatro In Fabula / Quartieri dell’Arte / Galleria Toledo
testo di Antonio Piccolo
liberamente ispirato ai frammenti dell’Alessandro di Euripide
ideazione e regia di Lino Musella
con Antonio Piccolo e Marco Vidino (cordofoni e percussioni)
elementi scenici: Paola Castrignanò
luci: Lucio Sabatino
assistente alla regia: Melissa Di Genova
consulenze filologiche: Lidia Di Giuseppe (greco antico), Antonio Gryllos (neogreco)
foto di scena: Luca Del Pia / Gennaro Manzo
filmaker: Francesco Afro De Falco
addetta stampa: Gabriella Galbiati
debutto > 23 ottobre 2019: Ufficio Turistico, Viterbo [QdA festival]
repliche > 24-27 ottobre 2019: Ufficio Turistico, Viterbo [QdA festival] | 30 ottobre-3 novembre 2019: Succorpo della Chiesa dell’Annunziata, Napoli | 7-8 luglio 2020: Capodimonte, Napoli Teatro Festival | 25 luglio 2020: Teatro Misericordia, Sansepolcro (AR) [Kilowatt Festival] | 28 gennaio-28 aprile 2021: in streaming solo in Sudamerica su Escenix.cl [Italia en escena]
prossime repliche: 12-14 marzo 2020: Galleria Toledo, Napoli
Presentazione
Note di regia
Per questo abbiamo pensato a questo lavoro come a un giallo, perché abbiamo scoperto semplicemente qualcosa che non conoscevamo, perché alla luce di nuove prove un caso deve essere riaperto, perché ci sembra che questa tragedia possieda elementi fondamentali che ci fanno rileggere in un’altra chiave alcune tra le pagine più significative della storia più mitica dell’intera cultura occidentale: La guerra di Troia.
La nostra indagine si muove tra i reperti di un’infanzia perduta e reminiscenze scolastiche, costruisce la sua tesi erigendola con cura sera per sera seppur nella fragilità di un castello di sabbia.
Alle storie vengono aggiunti nuovi elementi ogni volta che vengono raccontate, come quella del “cavalluccio rosso”, un mito smette di essere classico e diventa moderno poiché scopre il suo doppio. Il teatro metterà insieme i nostri frammenti e ci terrà ancora lo specchio dicendoci sempre chi siamo: vigliacchi ed eroi.