Il principe e la luna

Ospite al Napoli Teatro Festival Italia 2019 diretto da Ruggero Cappuccio

Una produzione Teatro in Fabula

con Giuseppe Cerrone e Melissa Di Genova
progetto, musiche e regia di Mario Autore

costumi ed elementi scenici: Federica Pirone
foto di scena: Eduardo Meis

anteprima:
20 ottobre 2018: Isernia – Le Cave

debutto:
9 luglio 2019: Napoli – Galleria Toledo [Napoli Teatro Festival]

inoltre, è già andato in scena per le scuole 5 volte

Sinossi

“Non voglio mica la luna!” recitava una vecchia canzone. E invece, la Luna è proprio quello che desidera il protagonista di questa storia: Louis. Per raggiungerla, prova di tutto: scale, corde, ascese spaziali, serenate. Puntualmente fallisce, le sue macchine inventate si rompono, ma lui, niente, non si arrende e ricomincia ogni volta daccapo. Ma attenzione! Tra le rovine di una sua invenzione, sbuca Lea. Con il suo aiuto, Louis cercherà di portare a termine la sua impresa.

Tentare e fallire, fare e disfare, finire per poi ricominciare…

Louis è il bambino che è dentro di noi, che sempre resiste e non vuole saperne di andare via.

Il Principe e la Luna è uno spettacolo sul desiderio, sul credere nei propri sogni, sull’avere fiducia in se stessi.

Note di regia

Lo spettacolo è concepito come una forma di pantomima, in cui la componente sonora e musicale fa da drammaturgia, sostenendo ritmicamente ed emotivamente la scena. La rumoristica, i pezzi di cui si compone la scenografia (assemblata con i più disparati materiali non plastici come metallo, legno, corda, tela) fungono da strumenti musicali per i due interpreti che li suonano nell’utilizzarli, stabilendo, in questa forma, una comunicazione ritmica.

Diversa invece è la funzione della musica riprodotta, rigorosamente originale, che è il ponte con il pubblico. I riferimenti sono il cinema muto, i personaggi anomali, buffi ed alieni, i cartoni Pixar e i maestri Charlie Chaplin e Buster Keaton, il circo teatro. Il Principe e la Luna è una ricerca sul desiderio: il desiderio quale motore fondamentale dell’esistenza umana.

È il desiderio che forma le nostre vite, i nostri sogni che le danno peso e sostanza. Per essere felici non si può realizzare tutti i propri sogni o esaudire tutti i propri desideri, ma bisogna piuttosto conservare sempre la forza e il coraggio per andare verso di loro. La riuscita è solo una parte dell’impresa, non la più importante. Louìs, piccolo uomo, non è un folle, non è stupido. È un uomo comune. Louìs è il bambino che è dentro di noi, un piccolo Principe alla ricerca del suo regno incantato, l’essere umano che scopre il potere della Fantasia.